DAP RESONANCES

Per DAP (Andrea D’Apolito), giovane cantautore romano dal sound eclettico, di stampo nordeuropeo, il 2016 è l’anno di presentazione del suo primo album resonances. Con numerose date in Italia e alcune all’estero si esibisce in diverse formazioni per raccontarsi con la sua musica. Spesso lo troviamo in solo, in versione acustica ma non esattamente minimale, dove la sua dote di polistrumentista si manifesta su chitarre e tastiere ma anche sul suo amatissimo harmonium indiano. Oltre ai brani del disco, interamente scritti da lui, è proprio su quest’ultimo strumento che sperimenta con le cover, spaziando da grandi classici a brani più di nicchia. Mentre il suo sound distintivo fa da fil rouge, ogni brano di DAP gode di una sua identità ben definita. Ognuno incapsula un momento, un punto di vista, una tappa nella crescita personale dell’autore, che attraverso i testi in inglese non rinuncia mai a fornire al pubblico una tesi ben precisa. Resonances parla d’amore più che di storie d’amore, di un proprio modo di affrontare la vita.

DAP nasce a Pisa nel 1984 e inizia lo studio della musica già all’età di 6 anni avvicinandosi prima al pianoforte e poi alla chitarra. Come cantante si specializza in seguito presso il Saint Louis College of Music mentre parallelamente approfondisce la materia con workshop e seminari. Nei primi anni della sua carriera calca i palchi romani con diverse formazioni e nel corso del tempo ha collaborato attivamente in molti progetti cantautoriali e non, al fianco di artisti come Livia Ferri, Katres, Barbara Eramo, Gabriele Dorme Poco e The Sessions Voices.

Il suo progetto nasce nel 2010, inizialmente in versione acustica e solista, per poi arricchirsi nel tempo della collaborazione di altri tre elementi che oggi formano la band e il cui contributo va ben oltre il mestiere di musicisti. L’album ha un sapore folk, indie nella misura in cui è stato prodotto in modo indipendente ed è caratterizzato da arrangiamenti raffinati ma allo stesso tempo altamente fruibili. Molti anche i featuring, piccoli tocchi di classe condivisi con le voci femminili di Vahimiti Cenci e Sara Sileo, con la chitarra di Jorma Gasperi e Daniele Sinigallia, che dell’album è anche produttore artistico, con Alessio Magliocchetti Lombi che ha impreziosito Not Again con la sua National resofonica ed infine, su Stromboli, brano dedicato a uno dei suoi luoghi del cuore, con la tromba di Paola Fecarotta.

Particolare attenzione è stata dedicata anche all’artwork dell’album, in vendita durante i concerti, che include una selezione di Polaroid ispirate ai brani, scattate dall’artista stesso e proposte in un packaging semplice ma unico nel suo genere, assemblato manualmente.

Dap è un mondo da scoprire, un intreccio di talento e poesia. La voce calda e il suono moderno dell’album, sapranno portare gli spettatori nel magico mondo di questo cantautore.