MARAT

Dopo svariate esperienze di concorsi – De Andrè, Musicultura, Duel, Roxy Bar – e una bella quantità di serate Marat si sta guardando intorno e nel farlo approda sulla riva fisica e culturale del fiume tevere. Sta portando alla conoscenza di chi “più ne è più ne sia” il suo primo lavoro in studio (“Le Facce”) in tutte le salse e formazioni cercando di non denaturarsi mai. In questa specifica occasione porta con sè due grandi musicisti (Ludovico Lentini – tastiere – e Francesco Pafundi – sax) sperimentando un nuovo organico.

BIOGRAFIA
Io nella vita nasco suono cresco suono corro e suono. Nel senso che sarebbe inutile srotolare un curriculum che non ho. Tutto ciò che di significativo ho fatto sta racchiuso in un insieme di tante serate (soprattutto nell’ultimo anno e mezzo) e alcuni concorsi\premi. Nel 2015 sono stata finalista al Premio De Andrè e ho partecipato alle selezioni live di Musicultura. Con il tempo ho suonato in vari posti d’Italia tra cui Torino (dove ho vinto il concorso Duel – Cantautori a confronto), Milano (in apertura a Margherita Vicario), Siena, Bologna (in occasione della semifinale di un concorso per Roxy Bar di Red Ronnie) e ovviamente Roma, dove ho fatto moltissime serate da sola e aperture (ad esempio a Una). In più sono immersa in una bellissimo percorso, che è Officina Pasolini, un laboratorio sulla canzone organizzato da Tosca con la presenza di straordinari artisti e professionisti
(tra cui Piero Fabrizi, Pietro Cantarelli e Niccolò Fabi). E’ appena uscito il mio EP “Le Facce”, con la produzione artistica di Luca Bellanova. Tutto il prezioso di questo progetto si è espresso incontrando tanti cantautori, cantautrici, band, autori, suonandoci insieme e consolidando la mia consapevolezza su ciò che mi piace e ciò che no. Poi ho anche imparato che non so assolutamente scrivere una biografia.