E’ andata in scena domenica 14 giugno per le serare teatrali sul Lungotevere la performance entusiasmante dello scrittore Claudio Morici e il cantattore Ivan Talarico. Uno spettacolo che ha garantito almeno 43 risate e 15 sorrisi su una gamba sola, sfidando tutte le leggi della gravità. Il primo ha declamato koan moderni, frutto di storie d’amore andate a mare. L’altro ha gorgheggiato situazioni improbabili cercando di materializzarle statisticamente. 
Ex psicologo, Morici ha ambientato il suo romanzo d’esordio, “Matti Slegati” (Stampa Alternativa, 2003), in una comunità terapeutica. Ha curato l’antologia “Teoria e tecnica dell’artista di merda” (Valter Casini Editore, 2004) e firmato sceneggiature di vari web cartoon (http://www.gordo.it). Tra i suoi libri “Actarus, la vera storia di un pilota di robot” (Meridiano Zero, 2007), “La terra vista dalla Luna” (Bompiani, 2009), “L’uomo d’argento” (E/O, 2012). Da un anno scrive e inscena reading come La prima volta che non ti ho amato, Doppio reading mortale con canzoni incrociate e il recente Francesca Sana Subito.
Attivo su più versanti creativi, Talarico nel 1999 assieme a Luca Ruocco, ha dato vita alla produzione indipendente di teatro, musica e video “DoppioSenso Unico”. Scrive prolissamente racconti e poesie, dipanandosi tra eteronimi e anonime lettere. Suona più strumenti, senza esserne veramente padrone, ma per una sorta d’intuito musicale. Compone canzoni su diversi stili, masticando lingue che non conosce. Sul suo sito si legge “La morte apparente ne ha agevolato l’impalpabile successo”.
